inVISIBILE

inVISIBILE

La fotografia non è pura duplicazione
o un cronometro dell’occhio che ferma il mondo fisico,ma è un
linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione,
per quanto sottile, esiste e dà luogo a un’infinità di mondi immaginari.
(L. Ghirri)

 
Cosa vediamo quando guardiamo? [...] da qui una riflessione su come percepiamo e leggiamo lo spazio attorno a noi e su cosa va oltre il visibile.
[...]L’occhio del fotografo, ha da sempre la capacità di saper leggere, dentro la luce, dentro i colori, la forma, la prospettiva di un’azione, per tradurre poi ogni entità in un mondo[...].
Le neuroscienze ci dicono che per creare la nostra visione dell’universo non usiamo solo gli occhi, ma al novanta per cento il cervello. Il mondo come lo conosciamo, dunque, è costruito dalle immagini che di esso abbiamo accumulato nel tempo: in questa prospettiva, quindi, la fotografia[...]con la sua potenza iconica, diventa strumento di rappresentazione che [...] ci aiuta a conoscere meglio ciò che ci circonda.
[...]Gli scatti e le forme di Anatrella, [...] ci invitano ad andare più a fondo, oltre la superficie, a fare esperienza della nostra visione “come costruzione”, perché è l’immagine, nello sguardo, la dimora dell’uomo nel mondo.

 
Dalla prefazione di CACTUS DUE a cura di Maria Savarese

ANGELA

ANNAMARIA

ANNARITA

ARIANNA

CARMEN

EMANUELA

ESMIRA

FEDERICA

FRANCESCA

FRANCESCO

GENNY

KRYSTYN

LUCA

MARIELLA

MASI

NOEMI

RITA

ROBERTO

ROSSANA

SARA

TANIA

VINCENZO D

VINCENZO M

YLENIA